Cosa si deve fare in caso di incidente stradale?

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Incorrere in un incidente stradale è a tutti gli effetti un trauma: uno scontro tra veicoli, anche se di natura lieve, getta nel panico pure coloro che cercano di affrontarlo nel modo più razionale possibile e senza perdere la calma. Ecco una guida utile a capire cosa fare in caso di incidente; in questo articolo tratteremo a fondo:

  • la procedura da effettuare;
  • le tempistiche necessarie per il risarcimento;
  • quali sono le diverse modalità per ottenerlo;
  • come calcolare l’eventuale risarcimento.

Step da effettuare in caso di incidente

Cosa fare dopo un incidente stradale dipende dalla presenza o meno di feriti o controversie in atto.

Ecco cosa fare in caso di incidente stradale con feriti. Innanzitutto, è necessario:

  1. denunciare immediatamente il sinistro;
  2. chiamare i soccorsi contattando il 118, oppure recarsi al pronto soccorso più vicino;
  3. rinunciare allo spostamento dei veicoli coinvolti nel danneggiamento, ove possibile;
  4. nel caso in cui i veicoli si trovassero al centro della carreggiata o fossero comunque di impedimento alla normale circolazione su strada, scattare delle fotografie previo spostamento per permettere alle Forze dell’Ordine di ricostruire i fatti;
  5. chiedere agli eventuali testimoni oculari di attendere l’arrivo della polizia oppure annotare i loro recapiti telefonici: è possibile che essi vengano chiamati a testimoniare e dichiarare quanto accaduto dal loro punto di vista.

Scopriamo invece cosa fare in caso di incidente stradale senza feriti e senza controversie in atto riguardo alla dinamica dei fatti:

  • compilare correttamente il modulo CID di constatazione amichevole con la firma ed i dati identificativi di tutti i conducenti dei veicoli coinvolti;
  • non contattare obbligatoriamente la polizia: non è necessario;

Nei prossimi paragrafi analizzeremo in modo più approfondito in che modo denunciare un sinistro, per quali danni puoi chiedere il risarcimento di quest’ultimo alla tua assicurazione e cosa succede in caso di rifiuto del rimborso.

Denunciare il sinistro

La denuncia del sinistro stradale in questione deve essere effettuata entro 3 giorni dal danneggiamento. Infatti, l’articolo 1913 del Codice Civile stabilisce che questa deve avvenire tramite la comunicazione di quanto avvenuto alla propria compagnia di assicurazione auto. Ciò significa che, in caso di accordo tra tutte le parti in causa, puoi anche inviare alla filiale di riferimento della tua compagnia assicurativa una copia del CID, previa verifica della compilazione corretta.

Nel caso in cui non vi sia accordo tra le parti, invierai all’azienda che si occupa della tutela del tuo veicolo il CID completo della tua sola firma. Potrebbe esserti utile il sostegno professionale ed esperto di un assistente legale, per evitare omissioni che potrebbero influire sul saldo del tuo risarcimento.

Rimane essenziale allegare alla denuncia del sinistro stradale tutti i dati relativi al danneggiamento, ovvero:

  • data, ora e luogo del sinistro;
  • dati dei conducenti dei veicoli coinvolti;
  • informazioni relative ai veicoli stessi (targa, ultima revisione, bollo auto, etc.);
  • ricostruzione della dinamica del sinistro attraverso una descrizione dettagliata ed immagini a supportare la deposizione;
  • indicazione dei danneggiamenti provocati ai veicoli coinvolti e di quelli fisici alle persone presenti;
  • dati di eventuali testimoni oculari;
  • indicazione di luogo, giorni ed orari preferiti in cui poter effettuare la perizia delle vetture danneggiate;
  • Oltre a queste informazioni basilari ed essenziali alla denuncia del sinistro, dovranno essere forniti ulteriori dati in presenza di feriti, quali:

    • i dati relativi all’età ed all’attività lavorativa del danneggiato (busta paga o partita IVA);
    • la dichiarazione dei redditi di quest’ultimo;
    • l’entità delle lesioni subite tramite i certificati medici della struttura che si occupa della guarigione del danneggiato;
    • l’attestazione medica di avvenuta guarigione;
    • dichiarazione di un assistente legale che certifichi il diritto al risarcimento da parte di assicurazioni sociali a vantaggio del danneggiato.

    Richiesta di risarcimento

    Cosa fare quando fai un incidente stradale per richiedere il dovuto risarcimento? Rimane assolutamente primaria la valutazione dei danni ad opera del perito tecnico della tua compagnia assicurativa. Questi si occuperà di catalogare i danni subiti, i quali possono essere patrimoniali o non patrimoniali.

    Fanno parte della prima categoria tutti i danneggiamenti che possono portare il proprietario della vettura ad una perdita economica. Escludiamo quindi eventuali danni fisici a persone considerando invece tutti quelli quantificabili in termini economici. Ricordiamo che la richiesta di risarcimento per i danni subiti deve essere sempre giustificata con documenti inerenti al danneggiamento ed adeguatamente forniti alla compagnia assicurativa.

    Nel concreto, puoi richiedere un risarcimento per:

    • eventuale perdita di reddito in seguito all’incidente stradale, sia in qualità di lavoratore dipendente, che di libero professionista. In tal caso, sei tenuto a fornire alla tua filiale assicurativa la tua dichiarazione dei redditi relativa al 31/12 dell’anno precedente;
    • danneggiamenti subiti dai tuoi beni di proprietà, quali l’automobile. In questo caso, dovrai fornire alla tua assicurazione la fattura delle spese di riparazione sostenute per la riparazione della vettura oppure il preventivo;
    • spese mediche sostenute in seguito all’incidente stradale con la presentazione dei ticket saldati per eventuali visite svolte presso enti privati;

    Invece, si parla di danni non patrimoniali quando il danneggiamento subito a seguito del sinistro stradale non è quantificabile né comporta una perdita economica. Sono quindi i danni alla persona e si dividono in:

    1. danni biologici, provocati al corpo della persona in questione;
    2. danni morali, relativi alla sofferenza e quindi al disagio psicologico del danneggiato o dei suoi familiari;
    3. danni psichiatrici, la categoria più grave tra i danni non patrimoniali, che provocano un’alterazione della salute mentale del danneggiato o dei suoi familiari dovuta al suddetto incidente stradale;

    A fronte di quanto approfondito, potrebbe interessarti leggere il nostro articolo riguardante il costo di una polizza infortuni per tutelarti da ipotetici danni materiali al tuo veicolo o alla tua persona.

    Accettazione o rifiuto del risarcimento

    Incidente cosa succede dopo la perizia? Conclusa quest’ultima, l’assicurazione procede all’elaborazione di un’offerta di risarcimento nei confronti dell’assicurato danneggiato, che questi potrà decidere di accettare o rifiutare. Puoi avvalerti di ulteriori approfondimenti riguardo a chi paga in seguito a tamponamento auto leggendo il nostro articolo dedicato.

    Bisogna precisare che per sapere cosa fare in caso di incidente con feriti o senza, nell’eventualità di intervento delle Forze dell’Ordine, oltre alla valutazione del perito tecnico sarà fondamentale attendere la pubblicazione del verbale stilato a seguito del sinistro stradale.

    Perciò, quali sono le tempistiche di pubblicazione del suddetto verbale?

    • per i sinistri stradali privi di danneggiamenti fisici alle persone coinvolte si devono attendere circa 90 giorni;
    • gli incidenti con feriti richiedono un’attesa minima di 120 giorni;

    Una volta ricevuti i documenti di perizia e verbale dell’incidente, l’assicurato accetta o rifiuta la proposta in base alle proprie aspettative. Se la proposta non dovesse aderire a queste ultime, l’assicurato può scegliere di portare in giudizio l’agenzia assicurativa, previo tentativo conciliatorio ulteriore tramite i rispettivi assistenti legali.

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    Quali sono le tempistiche di risarcimento?

    In ogni caso, le tempistiche di risarcimento da parte della tua compagnia assicurativa sono alquanto variabili. Infatti, non è scontato che le parti in causa siano sempre concordi. Ad essere oggetto di controversie sono spesso le dinamiche stesse dell’incidente e l’individuazione dei danni provocati alle persone ed alle cose coinvolte. In quest’ottica, i tempi minimi di risarcimento possono notevolmente dilungarsi secondo i casi seguenti:

    • in caso vi sia accordo tra le parti è sufficiente la compilazione del modulo CID, quindi il risarcimento avverrà entro 30 giorni;
    • nell’eventualità in cui le parti in causa non concordino in nessun modo, queste sono tenute a compilare singolarmente e per proprio conto il modulo di constatazione amichevole. Questo verrà poi presentato alla propria compagnia assicurativa, che si occuperà successivamente di aggiornare l’attestato di rischio del contraente. In tal caso, le tempistiche di risarcimento non superano i 60 giorni, sempre che non si rivelino necessarie ulteriori valutazioni a lesioni non accertate, altrimenti, diventano 90.

    Indipendente dalla presenza o meno di un accordo tra le parti è la liquidazione del sinistro, la quale deve obbligatoriamente essere presentata entro 15 giorni dall’offerta di risarcimento da parte dell’assicurazione.

    Quali sono le modalità di risarcimento?

    La Legislazione Italiana prevede due modalità di risarcimento: diretto ed indiretto.

    Il risarcimento diretto ti consente di richiedere il rimborso del danneggiamento subito direttamente alla tua compagnia assicurativa. Tale provvedimento è attivo in Italia dal 1 febbraio 2007 e delinea meglio cosa fare in caso di incidente con ragione. Infatti, il presupposto fondamentale per richiedere il risarcimento diretto vuole la ragione, anche solo parziale, dalla tua parte.

    Esattamente come accade per la polizza RCA, la richiesta di risarcimento diretto deve obbligatoriamente allegare determinati documenti che la tua filiale online si premurerà di fornirti. Tuttavia, in caso di dimenticanza di qualche informazione necessaria, questa è tenuta a sollecitarti l’invio del materiale completo, prima di rifiutare eventualmente la tua richiesta.

    I requisiti per ottenere il risarcimento diretto in seguito al danneggiamento sono i seguenti:

    1. l’incidente avviene in Italia, nella Repubblica di San Marino o nella Città del Vaticano;
    2. lo scontro avviene tra veicoli assicurati ed immatricolati in Italia;
    3. i veicoli oggetto di collisione risultano tutelati dalla polizza di responsabilità civile obbligatoria con aziende italiane o estere aderenti alla CARD (Convenzione tra gli Assicuratori per il Risarcimento Diretto);

    Se tali presupposti non si verificano, la modalità di procedimento attuabile sarà quella indiretta o tradizionale, la quale passa innanzitutto per la denuncia di sinistro stradale alla compagnia tutelante il veicolo con colpa. Tuttavia, la modalità di risarcimento diretto è quella più diffusa e conveniente, poiché non comprende la compilazione della constatazione amichevole: puoi inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla tua assicurazione insieme alla denuncia del sinistro.

    A questo punto, sorge una domanda legittima: le tempistiche per ottenere il rimborso del sinistro cambiano? Sì, ma in meglio: se decidi di accettare l’offerta proposta dalla tua filiale, questa è obbligata a liquidare l’importo concordato entro e non oltre 15 giorni. Ricordiamo invece che la procedura di risarcimento tradizionale obbliga l’assicurazione del veicolo con colpa o danneggiante a soddisfare la tua richiesta entro 60 giorni, i quali si dimezzano a 30 solo se vi è accordo tra le parti in causa.

    Come calcolare il risarcimento

    A quanto ammonta solitamente il risarcimento per sinistro stradale? E come si calcola?

    Innanzitutto, si parte dallo studio dettagliato della tipologia di danneggiamento provocata a seguito dell’incidente (patrimoniale o non patrimoniale).

    Nel dettaglio, in caso di danno patrimoniale materiale, si procede in tal modo:

    • per quanto riguarda l’entità del danneggiamento provocato al veicolo, l’assicurazione si occupa di risarcire tutte le spese di riparazione sostenute dal danneggiato per la riparazione del mezzo;
    • se l’entità del danno è maggiore del valore del veicolo, come accade ad esempio in caso di furto dell’auto, l’assicurazione procederà al rimborso entro i limiti massimali previsti dalla sottoscrizione del contratto.

    Per il danno patrimoniale biologico, la tua compagnia assicurativa è obbligata ad includere nelle spese di rimborso il danno causato dal lucro cessante, ovvero dall’impossibilità di ottenere un guadagno lavorativo a seguito dell’incidente subito.

    Il calcolo del risarcimento per danno biologico (lesioni fisiche o psicologiche alla persona) viene stabilito dalle tabelle del Tribunale di Milano, consultabili anche sul web, e si basa su principi di:

    • percentuale del danno subito: al crescere di tale fattore, cresce il rimborso dovuto dall’assicurazione;
    • età del danneggiato: all’aumento di tale fattore, invece, diminuisce l’importo del rimborso spettante allo stesso.

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    Aggiornato su 23 Feb, 2023

    redaction La Redazione di ProntoAssicuratore
    Redactor

    Piero Battistel