Danno Morale: Tutto quello che devi sapere

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Sommario: Come si quantifica il danno morale? E in cosa consiste, esattamente? Continua a leggere il nostro articolo e ottieni numerose informazioni che possono rispondere alle tue domande!

In questo articolo tratteremo insieme

  • Come identificare questa categoria di danno;
  • Come comportarsi al verificarsi di quest’ultimo sul posto di lavoro;
  • In che modo funziona il risarcimento per danni morali;
  • Quali sono i danni considerati non patrimoniali;

Che cosa si intende per Danno Morale?

Secondo l’articolo 2059 del Codice Civile i danni morali rientrano nella macrocategoria dei cosiddetti danni non patrimoniali.

A differenza del danno materiale, il danno morale consiste nel danneggiamento di natura soggettiva, ovvero nel turbamento dello stato d’animo, subito dal soggetto a seguito di un illecito compiuto da terzi. Più precisamente, i danni morali sono i dolori e le sofferenze dell’animo che il soggetto può riportare dopo aver subito lesioni fisiche o psicologiche.

Alcuni esempi

Esempi di questa tipologia di danno possono essere gli stati d’ansia (ed i conseguenti attacchi di panico) e gli stati depressivi, i quali generalmente rendono impossibile la gestione della propria vita quotidiana. Infatti questi, avendo intensità soggettiva, sono difficilmente quantificabili in termini economici. Perciò in ambito giuridico viene solitamente utilizzata l’espressione “danno morale soggettivo”.

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Danno Morale sul posto di lavoro

denuncia per danni morali
Questa classificazione di danneggiamento acquisisce grande importanza in ambito lavorativo. Infatti, in questo caso a valenza pressoché ambigua, è necessario rimanere nell’ottica in cui il danno morale definisce sempre e comunque una sofferenza derivante da un particolare comportamento di terzi considerato al limite della legalità.

Di conseguenza, nella circostanza in cui gli effetti di determinati danni morali si verificassero sul posto di lavoro, questi potrebbero sussistere a seguito di comportamenti lesivi ad opera del datore di lavoro. A tal proposito, potrebbe interessarti leggere il nostro articolo relativo alle assicurazioni per le piccole imprese.

Alcuni esempi

Esempi di danni morali in ambito lavorativo sono eventuali episodi di mobbing, licenziamenti ingiustificati o diffamatori, oppure demansionamenti eccessivamente prolungati da indurre il lavoratore oggetto di danni morali all’abbandono del posto di lavoro. Tutte eventualità che intaccano lo stato d’animo del lavoratore con turbamenti ed angosce al punto di impedirgli lo svolgimento delle proprie abituali mansioni professionali.

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Come si può essere risarciti?

Il risarcimento del danno morale è un tema altamente complesso. Il caso del pregiudizio non patrimoniale non può in alcun modo essere oggetto di una valutazione analitica pertanto questa rimane subordinata alla discrezione del giudice.

Tuttavia, la Corte di Cassazione stabilisce che il risarcimento del danno morale riguarda solo ed esclusivamente tre casi:

  1. I danni morali coincidono con determinate violazioni dei diritti della Costituzione italiana come la privazione di identità personale, la minaccia delle condizioni psico-fisiche del soggetto, la perdita d’onore e della reputazione di quest’ultimo, ecc.;
  2. L’illecito provocato da terzi (e quindi, anche dal datore di lavoro) costituisce reato;
  3. Il soggetto è in grado di provare il pregiudizio del danno morale subito. Per meglio dire, solo nel caso in cui sia possibile fornire la prova presuntiva del danno in sé, a prescindere dall’entità del danno morale accusato.

Da ciò si evince che gli inconvenienti caratteristici della vita quotidiana (compresa la perdita di una persona cara) non possono essere oggetto di risarcimento. Cionondimeno, è bene puntualizzare che per quantificare l’entità di un danno morale è necessario effettuare uno studio approfondito del caso in oggetto di volta in volta, poiché questo dipende da principi e fattori puramente soggettivi e mai accertabili analiticamente.

Per questo non è corretto parlare di “calcolo del danno morale“, a meno che gli effetti di quest’ultimo siano complementari alle condizioni fisiche del soggetto accusante il suddetto danneggiamento.

Gli altri danni non patrimoniali

risarcimento danno morale
Facciamo un passo indietro: come accennato in precedenza, il danno morale fa parte della macrocategoria dei danni non patrimoniali, diametralmente opposta a quella dei danni patrimoniali. Ma cosa significa “danno non patrimoniale“?

Il danno non patrimoniale è la lesione di un interesse salvaguardato dalle norme dell’ordinamento giuridico italiano ed avente come oggetto causali che non rientrano nelle attività di mercato. Perciò i danneggiamenti morali non sono in alcun modo mercificabili, poiché non hanno rilevanza economica.

 

Tuttavia, la Legge stabilisce che il danno non patrimoniale è cosiddetto “tipico“, ovvero le condizioni in cui questo si verifica sono tipiche e, pur se non completamente accertabili, atte ad accogliere la richiesta di risarcimento all’accusa di tale tipologia di danno.

Nella macrocategoria dei danni non patrimoniali rientrano anche i

  • Danni biologici
  • Danni esistenziali

Danno Biologico

Si definisce “danno biologico” il danno alla condizione sanitaria e psico-fisica subito dal soggetto a seguito di illecito da parte di terzi. Questo, quindi, è da considerarsi come una lesione all’integrità psico-fisica del soggetto e la sua intensità è strettamente legata al verificarsi di ripercussioni negative provocate dal danno subito. Il danno biologico, a differenza di quello emergente, richiede una valutazione soggettiva da parte del giudice.

Danno Esistenziale

Il danno esistenziale è letteralmente il danno provocato all’esistenza del soggetto che lo subisce, cioè il danno causa del peggioramento della qualità della vita del soggetto, anche se non coincide con il peggioramento delle sue condizioni di salute. In questo caso non si tratta di un danno all’integrità psico-fisica, ma della rinuncia forzata alle occasioni felici che riempiono la vita quotidiana di ognuno.

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Aggiornato su 15 Feb, 2023

redaction La Redazione di ProntoAssicuratore
Redactor

Alice Cazzulini

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