Risarcimento in forma specifica: scopri cosa significa e come funziona

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Sommario: Il risarcimento in forma specifica costituisce una clausola contrattuale facoltativa per le polizze RC auto o RC moto. Se il soggetto assicurato decide di sottoscriverla, la compagnia assicurativa deve provvedere all’indennizzo del danno corrispondendo in “natura” invece che in denaro. La copertura dell’indennizzo in natura prevede la riparazione del mezzo danneggiato, che la maggior parte delle volte avviene utilizzando la propria carrozzeria convenzionata.

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Nei prossimi paragrafi trovi maggiori informazioni sul risarcimento in forma specifica, nel dettaglio:

  • che cos’è e come funziona
  • qual è la procedura per richiederlo e la differenza con le altre tipologie di risarcimento
  • da quali leggi è regolato

Che cos’è il risarcimento in forma specifica?

Come accennato nel paragrafo introduttivo, il risarcimento in forma specifica rappresenta una condizione contrattuale facoltativa che il soggetto assicurato può decidere di inserire nella propria polizza RC auto o RC moto.

Nello specifico, tale clausola contrattuale è prevista dall’articolo 2058 del Codice Civile e prevede l’erogazione non di una determinata somma di denaro ma il risarcimento attraverso specifici servizi.

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Per esempio, se si ha subito un sinistro, al posto di anticipare somme in denaro per effettuare la riparazione del mezzo danneggiato, la compagnia si occupa di aggiustare il veicolo presso una carrozzeria convenzionata. Tuttavia, il soggetto che ha subito il danno può effettuare la richiesta di risarcimento in forma specifica solo nel caso in cui quest’ultimo non sia eccessivamente oneroso per il debitore. In questo caso il risarcimento potrebbe avvenire in forma parziale.

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Come funziona il risarcimento in forma specifica?

È possibile richiedere il risarcimento in forma specifica in tutti i casi di sinistro che possano essere inseriti nell’ambito del risarcimento diretto, in assenza di responsabilità concorsuale.

Tuttavia, laddove non fosse possibile la reintegrazione dal punto di vista giuridico e materiale, il risarcimento in forma specifica non può essere applicato. Infatti, la reintegrazione non è sempre possibile, questo perché il bene in questione potrebbe:

  • non poter essere riparato
  • dare origine a un reato o a un esito non conforme alle norme di legge.

Va sottolineato che la reintegrazione in forma specifica rimane un rimedio risarcitorio, quindi una forma di reintegrazione che non deve essere confusa né con l’azione di adempimento né con il differente rimedio dell’esecuzione in forma specifica.

Prima di firmare qualsiasi contratto, è sempre bene leggere il fascicolo informativo della polizza in questione.

In aggiunta, come spiegato nel paragrafo precedente, è fondamentale che il risarcimento in forma specifica non sia troppo oneroso. In altre parole significa che non deve essere molo più costoso di un risarcimento equivalente.

In ogni caso, nel caso in cui il cliente rinunci alla possibilità di scelta del riparatore, la compagnia ha l’obbligo di:

  • procurare una garanzia sulle riparazioni effettuate con validità non inferiore a due anni nei confronti di tutte le parti non soggette ad un’ordinaria usura
  • riconoscere uno sconto sul prezzo dell’assicurazione sottoscritta pari ad almeno il 5% dell’importo medio del premio RCA che è stato incassato nella regione dove è stato emesso il contratto.

Il premio assicurativo si presenta sotto diverse forme. Ad esempio esiste il premio unico (pagato in una sola volta). In aggiunta vi è poi il premio equo, la prima componente del cosiddetto premio netto.

Dunque, lo sconto del 5% viene applicato sul valore medio e non sul costo della polizza emessa per il Cliente specifico.

Inoltre, va detto anche che, il soggetto danneggiato può rifiutare la proposta della compagnia e riparare da sé il proprio mezzo. In questo caso, la somma a titolo di risarcimento viene versata nelle casse all’autoriparatore dietro alla presentazione di fattura. Tuttavia, rimane il diritto, per il danneggiato, di richiedere il risarcimento per equivalente nel caso in cui il costo della riparazione sia uguale o superiore al valore di mercato del bene in questione.

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Risarcimento in forma specifica: qual è la procedura?

Il risarcimento del danno in forma specifica viene disciplinato dal Codice Civile. Per questo motivo sarà compito del giudice stabilire se il risarcimento in forma specifica è possibile: egli può nominare periti e tecnici che diano un parere esperto sulla materia che è oggetto del procedimento.

Nel caso in cui il ripristino dell’oggetto o della situazione allo stato originale non possa avvenire, il giudice ha il compito di ordinare il risarcimento per equivalente, quindi il corrispettivo in denaro che deve essere pagato alla parte danneggiata dal soggetto che ha procurato il danno.

Qual è la differenza con altri tipi di risarcimento?

Principalmente, il risarcimento del danno viene calcolato tenendo conto di tre criteri:

  1. il risarcimento in via equitativa
  2. il risarcimento in forma specifica
  3. il risarcimento per equivalente.

Nel dettaglio, il risarcimento del danno in via equitativa avviene nei casi in cui si è certi del danno ma non della sua entità. In questa circostanza, il soggetto danneggiato sul quale ricade l’onere probatorio dell’esistenza del danno, ha l’obbligo di dimostrare l’esistenza del danno. Alcuni danni, tuttavia, non sono semplici da quantificare data la loro complessità tecnica: in questi casi sarà il giudice a stabilire, eventualmente, un risarcimento in via equitativa.

Riguardo al risarcimento del danno in forma specifica, come spiegato nel dettaglio nei paragrafi precedenti, si tratta di una tipologia di risarcimento disciplinata direttamente dal Codice Civile. Tale risarcimento può essere richiesto solo quando si è impossibilitati a riportare il bene danneggiato nelle condizioni iniziali.

Ecco maggiori informazioni sulle clausole contrattuali.

Mentre il risarcimento del danno per equivalente rappresenta la forma più tipica di risarcimento e prevede che, il soggetto che ha procurato il danno, debba versare una somma di denaro al soggetto danneggiato. La somma in questione è rappresentativa del valore dell’oggetto o della situazione che è stata danneggiata. La sentenza n. 1186 del 2015 della Cassazione prevede che vi sia anche la possibilità di convertire la domanda risarcitoria in forma specifica tramite il risarcimento del danno in forma equivalente.

Infine, vi è il risarcimento del danno nel processo penale che si verifica quando un soggetto ha subito un danno in conseguenza a un reato e può richiedere il risarcimento del danno in due modalità:

  1. recandosi davanti al giudice penale come parte civile all’interno del processo penale presentando la domanda di restituzione o di risarcimento
  2. aprendo un procedimento civile finalizzato al risarcimento del danno in parallelo al processo penale. In questo caso specifico, gli esiti dei due processi non sono collegati tra loro per cui i due esiti non si condizioneranno tra loro.

Quali sono le leggi che regolano il risarcimento in forma specifica?

Il risarcimento in forma specifica è regolato dall’articolo 2058 del Codice Civile che prevede che il danneggiato possa richiedere la reintegrazione in forma specifica nel caso in cui sia in tutto o in parte possibile. Parallelamente, il giudice ha la possibilità di disporre un risarcimento per equivalente nel caso in cui la reintegrazione in forma specifica risulti troppo onerosa per il debitore.

Se vuoi avere maggiori informazioni sulle assicurazioni ti consigliamo di visitare il sito ufficiale di IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che puoi trovare a questa pagina.

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Aggiornato su 14 Apr, 2023

redaction La Redazione di ProntoAssicuratore
Redactor

Piero Battistel