Infatti, il Codice penale identifica il danneggiamento come una
condotta finalizzata a distruggere e deteriorare i beni immobili e mobili altrui, annientandone completamente la loro funzione strumentale. Ma vediamo nel dettaglio in quali situazione si può denunciare un danneggiamento.
Che cosa si intende per danneggiamento dopo un incidente?

In base all’articolo 635 del Codice penale, per
danneggiamento si intende l’atto con cui volontariamente
si distrugge o si deteriorano oggetti di proprietà, mobili o immobili, pubblici o privati, privandoli della propria funzionalità. Secondo la legge colui che causa il danno rischia dal pagamento di una sanzione fino a 3 anni di reclusione come pena. Il reato di danneggiamento coinvolge anche
strutture pubbliche come:
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Edifici destinati a usi pubblici o di culto
Boschi, foreste e campi di coltivazioni (come piantate di viti o altri alberi da frutto)
Attrezzature destinate ad eventi sportivi oppure ad opere di irrigazione
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Nel caso di un
danno a seguito di un sinistro stradale si possono verificare
due situazioni:
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- L’incidente si è verificato accidentalmente senza alcuna intenzione del danneggiante.
- I danni alla tua auto sono stati fatti volontariamente.
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Nel primo caso, la parte in torto è tenuta a un
risarcimento danni, al quale provvederà l’assicurazione, scegliendo il
risarcimento in forma specifica o equivalente. Nella seconda condizione, il gesto costituisce un
danno vero e proprio e in alcune situazioni è punibile penalmente, qualora sia aggravato. Dal 2016 si parla di danneggiamento
depenalizzato, ovvero che, salvo specifici casi, l'azione non costituisce più un reato punibile penalmente.
Un esempio in cui il danneggiamento prevede la condanna penale è costituito dagli atti vandalici alla tua auto parcheggiata per strada. Questi eventi possono verificarsi dopo una lite a seguito di un incidente oppure nel momento in cui lasci in sosta la tua auto in un posto scomodo per terzi. In questi casi, il danneggiamento dell'auto parcheggiata viola il concetto di
pubblica fede, in base al quale lasciamo i nostri beni mobili in un luogo pubblico, la cui collettività diventa custode della nostra proprietà.
Tuttavia attualmente il danneggiamento intenzionale non comporta condanne penali, ma solo sanzioni a carattere civile, come il risarcimento dei danni. Esso è considerato reato solo se
aggravato dalla pubblica fede.
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Quali sono le diverse tipologie di danneggiamento?
La legge riconosce
2 principali tipologie di danneggiamento, vale a dire:
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- Danneggiamento semplice, ovvero lesioni a proprietà mobili o immobili che non sono considerate reato. Tuttavia, quando si tratta di beni esposti alla pubblica fede, è previsto il pagamento di sanzioni che vedremo a breve.
- Danneggiamento aggravato, riconosciuto nel caso in cui si eserciti violenza o minaccia alla persona oppure si creino disagi all’ordine pubblico e ai relativi servizi. In questo caso è prevista una sanzione penale verso i colpevoli.
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Vediamo meglio in quali situazioni esso costituisce un reato e in quali ci si limita a riconoscere la sola sanzione civile. Tra i casi di
danneggiamento semplice possono essere menzionate le seguenti situazioni:
[callout type="info" title="Esempi di danneggiamento semplice:"]
- Lesioni ad effetti personali, come cellulare, borse, ecc.
- Danni a bagagli di viaggiatori
- Imbrattamento di muri di palazzi o altri tipi di edifici
- Rottura di vetri o finestre di negozi o abitazioni
- Danni ad alberi e siepi
- Lesioni ad auto e altri veicoli in parcheggi
[/callout]
In queste condizioni non sussiste il reato penale, ma è previsto il pagamento di un
risarcimento che varia dai 100 agli 8.000 euro. In caso di mancata liquidazione delle lesioni, puoi denunciare la cosa come
danno emergente. Tornando alle sanzioni, un’eccezione va fatta per danni agli edifici, che in quanto esposti alla pubblica fede potrebbero rientrare nella condizione di danneggiamento aggravato
. A tal proposito, ti consigliamo una lettura più approfondita sul
danno materiale, cliccando sul link.
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Tipologie di danneggiamento aggravato

Il danneggiamento è
aggravato quando si verificano
danni volontari a bene mobili e immobili in delle situazioni che violano palesemente la
pubblica fede, come:
[main]
- Manifestazione di un danneggiamento con violenza e minacce
- Disagi volti a sconvolgere l’ordine pubblico e i suoi servizi
- Causa del danno durante manifestazioni pubbliche
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Il
danneggiamento aggravato è
reato in queste specifiche situazioni:
[callout type="danger" title="Quando il danneggiamento aggravato diventa
reato:"]
- Fatto contro posti pubblici, tra cui edifici, centri destinati allo sport, luoghi di culto e d’interesse culturale
- Quando si verifica ai danni di cose abitualmente esposte alla pubblica fede, come un’auto parcheggiata
- Causato contro edifici in fase di ristrutturazione
- Fatto ai danni cose all’interno di luoghi pubblici oppure sotto sequestro
[/callout]
❗❗ Il danneggiamento aggravato è punibile con la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni di carcere.
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