Cos’è la classe di merito e come si calcola?
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Quando sottoscrivi l’assicurazione RC su una nuova automobile o un nuovo veicolo vengono considerati diversi fattori, dal tipo di auto, la sua vita e anche il tipo di guidatore. In quest’ultimo caso si parla di classe di merito, ossia del livello di sinistrosità del conducente a cui sarà intestata la polizza. Essa è espressa da un punteggio numerico in base agli incidenti in cui l’intestatario viene coinvolto e considerando i punti la società assicurativa stabilisce il premio da versare. Ma scopriamo tutte le informazioni utili al riguardo.
Classe di merito: di cosa si tratta e come funziona
Come anticipato nel sommario, la classe di merito è una dei fattori considerati nella sottoscrizione delle assicurazioni auto RC e riguarda la sinistrosità del conducente. In base ad essa verrà calcolato il premio finale: naturalmente, più il livello di sinistrosità del conducente intestatario è alto, più il prezzo del premio, noto come bonus malus, salirà. Il calcolo dell’abilità del guidatore funziona in base al numero di incidenti in cui si incorre. Ognuno di questi incidenti viene registrato sull’attestato di rischio, che al rinnovo dell’assicurazione, verrà consultato per ricalcolare la classe. Esso, insieme alla carta di circolazione, è uno strumento molto importante e comprende:
- Classe di merito di provenienza.
- Classe di merito di assegnazione.
- Numero dei sinistri denunciati negli ultimi 5 anni.
- Importo del premio stipulato
Meno incidenti saranno registrati, meno il premio sarà dispendioso: si tratta quindi di un sistema meritocratico che premia gli automobilisti più attenti e prudenti. Prima di proseguire, occorre distinguere due classi di merito distinte:
- quella interna, valida solo per la compagnia per la quale si è assicurati.
- quella universale, considerata da una compagnia all’altra.
Talvolta le due classi possono essere differenti in quanto, per evitare rincari sul premio in caso di incidenti causati, è possibile in alcuni casi mantenere la classe di merito interna più alta. Ma vediamo nel dettaglio come si calcola il livello di sinistrosità e come mantenerlo alto.
Come si calcola la classe di merito
Il punteggio della classe di merito varia da 1 a 18, che indicano rispettivamente il livello minimo e massimo di sinistrosità. Il versamento del premio funziona nel seguente modo:
- Più il punteggio è basso, più il guidatore sarà considerato esperto e responsabile, e il premio da pagare sarà relativamente basso.
- Invece, più il punteggio è alto, più il premio che l’intestatario dovrà versare darà alto.
Nel primo momento in cui si stipula un contratto assicurativo, il guidatore otterrà un punteggio pari a 14. Al suo rinnovo, che avviene ogni anno, il conducente potrà salire di livello, qualora l’attestato di rischio elettronico non riporti incidenti. Invece, se viene registrato un incidente e l’automobilista ne è considerato effettivamente il responsabile incorrerà nella classe di merito più bassa di due punti. Di conseguenza, il premio da pagare sarà più alto. Ma quindi, sull’attestato di rischio potrebbero comparire anche incidenti di lieve portata? Ecco, in questo caso, ti farà piacere che esistono due possibilità affinché il livello di sinistrosità non scenda, ovvero:
- In caso di incidenti lievi, il cui costo del danno corrisponda alla cifra di copertura e possa essere saldati dalla compagnia. Qui si evita di applicare il bonus malus.
- Applicando il bonus protetto, che permette, nel caso in cui il conducente sia responsabile del suo primo sinistro, di mantenere invariato il proprio livello di guida. Tuttavia, quest’applicazione è valida solo per la classe di merito interna, ai fini di non pagare un premio più alto. Quindi, la classe di merito universale terrà conto dell’incidente e si abbasserà.
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A chi si riferisce la classe di merito?
La classe di merito si riferisce a tutti gli automobilisti e autisti che abbiano sottoscritto una assicurazione auto. Anche nel caso in cui l’assicurazione sia sottoscritta da un genitore di un guidatore minorenne, l’intestatario è sempre il guidatore. Infatti, in questi casi il premio da pagare è molto alto, poiché al giovane conducente, data l’inesperienza, sarà assegnato un punteggio basso e prevederà un aumento sull’assicurazione sinistro in caso di incidenti.
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Classe di merito per neopatentati: ecco tutte le informazioni
Per quanto riguarda la classe di merito sui neopatentati ti forniamo subito informazioni importanti da conoscere.
Prima di tutto per neopatentati sono intesi tutti i conducenti che possiedono la patente di guida da meno di 3 anni, e che la prima volta che stipulano il contratto assicurativo avranno, chiaramente, un punteggio pari a 14. Lo stesso vale, di solito, anche per i guidatori al di sotto dei 25 anni in quanto meno esperti e più esposti ai danni. Quindi, ricapitolando, avranno un livello di abilità nella guida di 14 punti queste categorie di guidatori:
- Patentati da meno di 3 anni.
- Guidatori con età inferiore ai 25 anni.
Eventualmente, per risparmiare sul premio dell’assicurazione è possibile sottoscrivere una polizza RC familiare, di cui parleremo più avanti.
Come conoscere la propria classe di merito
Se desideri conoscere a quale classe di merito appartieni sappi che puoi farlo facilmente. Puoi ricorrere a varie soluzioni:
- Calcolo attraverso la tua targa
- Visualizzazione dell’attestato di rischio
- Controllare l’ultimo contratto assicurativo
Vediamo queste modalità nel dettaglio.
Come risalire alla propria classe di merito dalla targa dell’auto
Calcolare la propria classe di merito attraverso la targa della propria automobile è molto semplice. Ti basterà richiedere un preventivo ad un’agenzia assicurativa inserendo la targa dell’auto per calcolare l’importo. Di seguito, la compagnia di assicurazione trarrà le informazioni sul tuo livello di sinistrosità tramite Ania, l’associazione delle società assicurative. Infatti, sul portale di Ania sono registrate tutte le automobili immatricolate in Italia e i dati relativi ad esse. Una volta formulato il preventivo conoscerai la classe di merito a cui appartieni.
Conoscere la propria classe di merito attraverso l’attestato di rischio e il contratto assicurativo
Altri metodi per venire a conoscenza della propria classe di merito sono quelli citati sopra, ossia la consultazione dell’attestato di rischio o del contratto assicurativo. Infatti, il primo documento riporta proprio il punteggio in base al quale è calcolato il livello di sinistrosità. L’attestato di rischio ti viene inviato dalla società assicurativa prima che il contratto ti scada: lì vedrai tutti i dati relativi ai sinistri che determinano il tuo livello di guida. Puoi provare anche a richiedere l’attestato presso la tua società assicurativa.
L’attestato di rischio dovrebbe trovarsi anche all’interno del contratto assicurativo. In base a quella riportata in partenza, se hai avuto incidenti ti saranno sottratte due classi al prossimo rinnovo.
Come conservare la propria classe di merito
Dopo aver ampiamente trattato la questione classe di merito e come funziona, ti chiederai come mantenerla, se non aumentarne il livello. Di seguito, ti forniamo alcune importanti informazioni per tenere il grado di sinistrosità allo stesso livello evitando di pagare premi salati all’assicurazione. I casi in cui è possibile mantenerlo uguale, sono:
- Permuta, vendita o rottamazione del veicolo
- In caso di decesso del familiare
- Furto dell’automobile
- Cambio di società assicurativa
Vediamo nel dettaglio queste situazioni.
Permuta, vendita e rottamazione del veicolo
Uno dei modi per mantenere invariata la propria classe di merito è il cambio dell’automobile. Infatti, secondo la legge Bersani 40/2007 è possibile, acquistando una nuova automobile, ereditare la precedente grado di sinistrosità, risparmiando così sui costi della polizza. L’operazione è valida sia nei casi di vendita, permuta e rottamazione della precedente automobile.
Come ereditare la classe di merito
La legge prevede che la classe di merito sia ereditata anche a livello familiare, trasferendola su una seconda auto e garantendo così il risparmio sulle polizze assicurative. Per fare ciò basterà presentare presso la compagnia tutta la documentazione utile che provi l’appartenenza del nuovo intestatario allo stesso nucleo familiare del precedente. Nel caso in cui si voglia ereditare il livello di sinistrosità di un defunto, quest’operazione potrà essere effettuata soltanto dal coniuge e da nessun altro componente familiare.
Come fare in caso di furto dell’auto
Qualora la tua auto venga malauguratamente rubata, la classe di merito rimarrà invariata, una volta presentata all’assicurazione una copia della denuncia del reato. In questo modo, decadrà su di te ogni responsabilità di sinistro.
Qualora non lo sapessi, puoi proteggere la tua auto oltre che dai furti anche dagli eventi atmosferici, con l’assicurazione grandine. Scopri come sottoscriverla collegandoti al link.
Come mantenere la classe di merito con il cambio della società assicurativa
Un altro modo per mantenere invariata la classe di merito è cambiare compagnia assicurativa. Ti basterà inviare alla nuova società il tuo attestato di rischio. Tuttavia, in caso sia stato tu a causare il sinistro, anche con la nuova assicurazione potrebbero crearsi complicazioni. Per non incorrere nel rincaro del premio dovrai, a questo punto, pagare i danni di tasca tua.
Classe di merito familiare: che cos’è e come sottoscriverla
Abbiamo menzionato in precedenza la possibilità di sottoscrivere una polizza RC familiare proprio per risparmiare sui costi del premio da versare all’assicurazione. Già la legge Bersani aveva previsto l’ereditarietà della classe di merito per permettere alle famiglie di non incorrere in rincari. Tuttavia, questa condizione era prevista solo nel caso di acquisto di una nuova vettura. Dal 16 febbraio 2020 il governo ha introdotto al riguardo un’importante novità, ossia ha permesso a tutti i guidatori di uno stesso nucleo familiare di appoggiarsi al grado di sinistrosità più conveniente e di pagare quindi il premio previsto da quella. Ciò avviene sia in fase di stipula di un nuovo contratto assicurativo RC, sia per il suo rinnovo, anche nel caso in cui non si acquisti un nuovo veicolo.
La polizza auto familiare risulta molto conveniente soprattutto nel caso in cui nel nucleo familiare ci siano figli minorenni o al di sotto dei 25 anni. Infatti, su questi giovani guidatori il livello di guida risulta essere basso e quindi il premio da versare all’assicurazione sarebbe nettamente più alto di quello dei genitori. Per saperne di più sulla polizza RC familiare, clicca qui.
Info
Aggiornato su 15 Feb, 2023
Matteo Bono
SEO Manager
Laureato in Economia Aziendale e Management presso l' "Università Commerciale Luigi Bocconi", ho conseguito un master in Marketing Management and Sales alla EAE Business School a Barcellona. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per Energia Luce.
Laureato in Economia Aziendale e Management presso l' "Università Commerciale Luigi Bocconi", ho conseguito un master in Marketing Management and Sales alla EAE Business School a Barcellona. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per Energia Luce.